Wednesday, November 21, 2007

Rocket horror picture show

Vino (di quello serio, ma in quantità industriale) alla Salumeria del vino (via Sanzio, 4), risate (tantissime, manu wonderwoman che tenta di estrarre la ypsilon della pulzella innocente incastrata in prima fila e gratta, inesorabilmente, la fiancata contro la siepe), amore universale, fuga degli altri avventori allucinati e finalone pirotecnico al Rocket, giusto in tempo per il concerto dei You say party, We say die (from Canada) e per fare un bel balletto-girotondo con la cantante, ma a quel punto il tasso etilico toccava il suo picco e tutti erano felici (anche lei per osmosi, non si è ribellata). Gli Emo boys invece erano tristissimi e non si muovevano. Generazione semi-dark, impassibile alle botte del pogo (luca, gianlu, gabo come bufali impazziti) e agli sproni (i miei, allibita da cotanto immobilismo e fissità).
Perché vi dico ciò? Perché al Rocket non c'ero mai stata, tantomeno di martedì, perché è bastato pagare un forfaittone quasi simbolico per entrare, perché il posto è piccolo e odora di chiuso ma ci fanno ancora i concertini delle band sconosciute e perché è stata una serata-nottata d'altri tempi che voglio ricordare.
Ciao Fata madrina, buona fortuna!

2 comments:

Anonymous said...

IL DECLINO DELL’IMPERO
Baccanali e dintorni

Nisi caste saltem caute? NO!
Scandalizziamo e boicottiamo! Amiamo e brindiamo!

Fornicatori di emozioni vi amo tutti

Raky

Anonymous said...

Forni catodici di e-mozioni di affetto e affettati misti (salatissimi).

Vinoir / sensi unici