Tuesday, February 05, 2008

Milano Liberty

Trovo e riporto da http://www.emmedici.com/milano/milano.htm:

[...] splendide testimonianze di costruzioni in stile liberty si possono osservare all'interno di quel triangolo di strade formato da C.so Venezia, Via Vivaio e C.so Monforte.
Partendo da Piazza San Babila imboccate il corso e già dopo pochi metri, al n° 7, si trova uno splendido edificio con portone riccamente decorato di motivi floreali in ferro battuto.
Poco più avanti, sul lato opposto della strada, la casa Fontana-Silvestri non ha nulla in comune con il liberty, ma è costituita da un'affascinante sovrapporsi di motivi goticheggianti come pezzi di un puzzle sopra ad un tavolo.

Proseguendo date un'occhiata al n° 51 al bel cortile di Palazzo Bovara e al n° 40 al lungo balcone del Palazzo Rocca-Saporiti. Bellissimo esempio di architettura liberty è la Casa Castiglioni, al numero 47, ricca di rami e foglie in bronzo (Quando venne costruita, ad inizio secolo, al fianco dell'ingresso si trovavano due statue di fanciulle che mostravano i glutei al pubblico, immagine che destò grande scandalo e fece guadagnare al palazzo il soprannome di Ca' di Ciapp. Le due statue furono tolte e vennero in seguito poste su un lato della Villa Romeo, ora casa di Cura, in Via Buonarroti 48).
Girate quindi in Via Vivaio ed arrivate fino in C.so Monforte, dove si trova il Palazzo della Provincia, proseguendo poi verso il Palazzo Diotti (al n° 31, Palazzo della Prefettura). Al n° 32, all'angolo con Via Conservatorio, si trova un bell'edificio dell'architetto Campanini.
Ma l'autentico capolavoro di questo architetto si trova al n° 11 di Via Bellini, Casa Campanini, uno dei più begli esempi di edifici liberty a Milano, fermatevi a gustare la ricchezza ed il fascino dei decori e degli straordinari balconi.

Tornando sui vostri passi merita sicuramente una visita la Chiesa di S. Maria della Passione, la più grande di Milano dopo il Duomo. Di forma ottagonale, dietro alla facciata barocca si cela una chiesa buia, dominata dall'immensa cupola e ricca di notevoli tele di Crespi e di alcuni affreschi interessanti. Meritevole anche la visita alla Sala Capitolare e al Museo che presenta arredi sacri e alcuni dipinti in alcune sale dell'antico monastero.
Tornando verso C.so Monforte vi suggerisco una bella camminata tra le vie Barozzi (Casa Morganti al n° 2), dei Cappuccini (al n° 8 Casa Berri-Meregalli, fantasiosa ed originale costruzione, miscuglio di stili, nel cui atrio si trova una testa marmorea dello scultore A. Wildt. Di fronte a Via Barozzi, dietro ad un cancello verde, si nasconde un'autentica meraviglia.
Un giardino completamente isolato dal traffico cittadino, popolato da fenicotteri rosa e pavoni. Ascoltate i suoni di questo angolo magico alla mattina presto di un giorno festivo, quando tutto attorno è silenzio), Mozart (al n° 21 bell'affresco di donne).
Una breve deviazione la meritano anche Casa Fidia in Via Melegari 2 e l'Orecchio di Marmo - un tempo citofono - della Casa Sola-Busca in Via Serbelloni 10.
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